Page 5 - Il Sogno 94
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                                               sce l’odore delle sue pecore!
                                               A gennaio 2011 festeggiò alla Fondazione i
                                               suoi 80 anni circondato dall’affetto di tanti fe-
                                               deli e di tutti gli operatori che avevano impa-
                                               rato ad amarlo.
                                               Non era un ospite facile per gli operatori. Ogni
                                               tanto all’ora di pranzo o all’ora di cena non lo
                                               si riusciva a trovare perché invitato da qualche
                                               famiglia a lui più legata, per pasti non sempre
                                               compatibili col suo diabete.
                                               Nei suoi cassetti si trovavano biscotti, caramel-
                                               le e cioccolatini che a suo dire erano per i bam-
                                               bini che andavano a trovarlo, ma la misurazio-
                                               ne della glicemia lasciava sospetti.
                                               È stato in Fondazione fi no al giorno della sua
                                               morte tranne le ultime settimane passate in
                                               ospedale. Da dove non sarebbe più rientrato. E
      na diventò il suo studio personale, dove come   sarebbe stato diffi cile per la Fondazione ripren-
      parroco coadiutore continuò ad incontrare i
      suoi parrocchiani che da lui venivano per un   derlo in quelle condizioni di salute. Per fortuna
                                               se ne andò prima di rientrare perché, lontano
      consiglio ed ‘una parola buona’ (come amava
      dire). Da quello studio continuò ad inviare le   dai suoi fedeli, non avrebbe retto.
                                               Appropriata dunque la decisione del Comune
      sue lettere di buon compleanno, di auguri per
      una celebrazione religiosa, ai suoi fedeli, aiuta-  di dedicare questo Passaggio a don Roberto. Il
                                               Comune deve rispettare l’intervallo di 10 anni
      to delle sue infaticabili ‘messaggere’.
      E lì, pian piano si creò in modo spontaneo una   dalla morte, prima di dedicare una strada o una
                                               piazza o un edifi cio ad un personaggio illustre.
      nuova piccola comunità di fedeli: gli anziani,
      i volontari, ma anche gli operatori della strut-  La Fondazione non ha questo vincolo, così già
                                               nel 2016 dedicò a lui Gli Alloggi Protetti per
      tura. Ai volontari ricordava che ‘il bene va fatto
      bene!’ Spronava gli operatori dicendo: “mette-  Anziani creati dopo un importante progetto di
                                               ristrutturazione.
      te amore nelle vostre mani con gli anziani!” E
      quando la Fondazione doveva fi nanziare lavori
      importanti ricordava ai suoi fedeli le parole
      di Gesù negli Atti degli Apostoli: “C’è più gio-
      ia nel donare che nel tenere per sé”. In verità
      Gesù diceva: c’è più gioia nel donare che nel
      ricevere”, ma lui era il buon pastore che cono-
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